martedì 1 febbraio 2011

SANREMO 2011 - I BRANI DEI GIOVANI E LE NOSTRE PAGELLE


Ci portiamo subito avanti mettendo in chiaro che, per quanto ci riguarda, i giovani negli ultimi anni hanno presentato cose indecenti, da vecchi, da fare invidia a gente come Al Bano & Co. Il trend non cambia nemmeno quest'anno. Tra parentesi ci sentiamo di sottolineare anche la scarsa qualitá della produzione dei brani delle nuove proposte, ci sembrano brani degni di un qualsiasi concorso canoro da paese... non da Festival di Sanremo. Fino a dieci anni fa le case discografiche puntavano sui giovani da mandare a Sanremo e ci mettevano soldi... oggi é tutta un'altra storia. In ogni caso... analizziamo uno ad uno gli 8 brani che gareggieranno nella categoria "Nuova Generazione" al prossimo Festival di Sanremo.

COME PIOGGIA - ROBERTO AMADÉ
Brano intenso, voce intensa, arrangiamento intenso. Ci piace. É il primo brano che analizziamo almeno poi possiamo iniziare ad essere veramente critici. Di lui sappiamo solo che arriva da Sanremolab e che ha un gran bel pezzo... come giá detto... intenso. Non servono altre parole. Unica pecca quella di seguire un filone musicale che giá esiste in Italia e di conseguenza perdere un pó in originalitá e freschezza. Fosse per noi ha giá vinto lui.

RAPHAEL GUALAZZI - FOLLIA D'AMORE
Jazzista, colto, raffinato, avanti... e bla bla bla. A noi fa l'effetto di un sonnifero. Il mondo é bello perché é vario e a noi il pezzo di Gualazzi non piace e ci annoia non poco. Arrangiamento minimale e decisamente poco pop. Stile vecchio, tronfio, pretenzioso. Sanremo é il forum sbagliato. Sorry... nessuno é perfetto... neanche noi. Potrebbe vincere il premio della critica perché i giornalisti, come tutti sanno, devono andare controcorrente... che poi di solito significa controbuonsenso.

MICAELA - FUOCO E CENERE
Direttamente da "Io canto" una bimba prodigio (?!?) diventata grande (17 anni?!?). Pezzo convenzionale, vecchio, stereotipato, senza freschezza e originalitá. Lei canta indubbiamente bene ma é un pó anonima, di quelle che ti accorgi che sanno cantare ma non ti smuovono un pelo... di qualsiasi tipo. Una di quelle canzoni che a Festival finito manco ti ricordi di aver sentito... e se senti in radio dici "che noia... quando trasmettono la Ferreri?".

ANANSI - IL SOLE DENTRO
Parliamoci chiaro... queste cose da centro sociale con canna in mano ci sono sempre state sulle palle. Tanto. Il reggae a Sanremo lo si sente di rado... e onestamente non ci dispiace nemmeno. Nulla di che sia chiaro... fresca e piacevole, senza nessun tipo di particolare spessore. É il prototipo dell'alternativo con i rasta abbinato a vestiti decisamente troppo grandi e ad una struttura fisica sull'anoressico andante e la faccia da fumato che ci fa venire l'orticaria... divertente... nulla di piú.

SERENA ABRAMI - LONTANO DA TUTTO
Bella, brava, elegante, discreta. Il pezzo é scritto da Niccoló Fabi il che é giá una garanzia di eleganza e discrezione musicale. É uno di quei pezzi che ti ascolti in macchina all'alba tornando a casa dopo un lungo viaggio... intimo, delicato, dignitoso. La proposta migliore insieme a Roberto Amadé. Lei é di quelle che non ha bisogno di urlare per farsi notare... Massimo rispetto a nuovi artisti di questo tipo.

BTWINS - MI RUBI L'AMORE
Eccoci di nuovo. Pure a Sanremo deve come al solito arrivare la razione annuale di bimbominkismo. Qui arriviamo proprio a livelli minimi di espressivitá artistica. Vorrebbero essere i nuovi Sonhora ma riescono ad essere peggio. Melodia scontata, elementare, testo sentimental-adolescenziale, da temino alle scuole medie... perché alle superiori giá si dovrebbe pretendere qualcosa in piú. Sono di quelli che ci lasciano impassibili e ci fanno anche un pó cadere le braccia... deprimenti nel complesso... ma sono giovani... cresceranno speriamo

MARCO MENICHINI - TRA TEGOLE E CIELO
Qui ci chiediamo: con quali criteri la commissione sceglie i brani?!? Qui di interessante non c'é proprio nulla... il tutto é talmente elementare, banale, anonimo, vecchio, noioso e amatoriale da farci rabbrividire. Non perché ci fa schifo, sia chiaro... é semplicemente inutile, sotto tutti gli aspetti. Di roba del genere il Festival ne é stato pieno zeppo negli anni 90... e giá 15/20 anni fa non ha aiutato nessuno. Lui rispecchia tutto quello che abbiamo detto sul pezzo. Un pezzo che in radio non sentirete mai, un pezzo che non noti nemmeno in quei 5 giorni di manifestazione... di quelli che se ci punti 1 euro e poi vince diventi milionario... senza parole...

GABRIELLA FERRONE - UN PEZZO D'ESTATE
Finalmente un pó di puttanpop anche in Italia. Nulla in riferimento a lei ovviamente, parliamo del pezzo. Una canzone che in fin dei conti prova anche ad essere fresca e accattivante. Non ci dispiace ma é lontana anni luce dall'essere promossa a pieni voti. Il suo modo di cantare ci irrita... non perché non sappia cantare ma perché forza determinate sfumature ormai fin troppo abusate e che di originale e fico non hanno piú niente. Piacevole... ti distrae dal marasma mieloso del Festival per 3 minuti e 27 secondi... dopodiché niente.

La nostra personale classifica? Eccola...

01. ROBERTO AMADÉ
02. SERENA ABRAMI
03. GABRIELLA FERRONE
04. ANANSI
05. MICAELA
06. RAPHAEL GUALAZZI
07. BTWINS
08. MARCO MENICHINI

Un personale applauso a Sanremolab che é riuscito a portare al Festival una cosa buona e una decente... cosa che la commissione RAI non ha fatto.

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